Reclusi da mesi in una stanza di 20 metri quadri, nel più completo buio e in un fetore insopportabile causato dalla presenza di feci e urina che coprivano completamente il pavimento della stanza: questa le condizioni in cui le guardie zoofile dell’OIPA di Prato hanno trovato 10 cani, di cui sette cuccioli e un’adulta incinta, a Vaiano (PO).

In seguito ad una segnalazione, le guardie zoofile dell’OIPA a novembre hanno effettuato un sopralluogo presso un’abitazione privata dove hanno dovuto ricorrere alle torce per visionare l’ambiente dato che era stata sospesa l’erogazione sia dell’energia elettrica che del riscaldamento. Ciononostante è apparsa subito evidente la situazione di sporcizia e degrado in cui erano costretti a vivere gli animali: nel locale in cui vivevano i 10 cani c’era un’unica finestra, mobili immagazzinati a casaccio, una vecchia voliera ed una vasca di acqua putrida.

Dalle indagini è emerso che i cani, che per ammissione della stessa proprietaria non erano mai usciti dalla stanza e vivevano reclusi da mesi, provenivano dalla provincia di Bari ed erano giunti in Toscana tramite un servizio di staffette la cui regolarità è ancora tutta da accertare.

“Come associazione l’OIPA impone dei controlli pre e post affido per l’adozione di qualunque animale. Questi controlli hanno proprio lo scopo di garantire la maggiore tutela possibile, sia valutando prima dell’adozione l’adeguatezza del contesto famigliare sia monitorando l’inserimento dell’animale in famiglia – dichiara il nucleo delle guardie zoofile dell’OIPA di Prato – Casi come questi, in cui non viene fatto nessun tipo di controllo, sono sempre più diffusi e hanno spesso terribili conseguenze sulla vita di questi animali, sballottati da una regione all’altra solo per finire in condizioni inaccettabili.”

Date le condizioni, le guardie zoofile dell’OIPA hanno sequestrato tutti gli animali: i tre cani adulti sono stati portati presso il canile convenzionato mentre i cuccioli in clinica veterinaria per ricevere le cure necessarie in quanto al momento della liberazione apparivano denutriti, in ipotermia e terrorizzati. Ad oggi tutti i cani sono felicemente adottati, tranne due adulti che risultano essere ancora troppo psicologicamente impauriti e spaventati per trovare casa. Per la proprietaria è scattata la denuncia per detenzione di animali incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.

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