“Li raccatto per strada o da gente che non li vuole più”: si è giustificato così il proprietario di 8 cani liberati lo scorso 16 maggio dalle Guardie eco zoofile dell’OIPA intervenute presso la struttura di un privato nel comune di Montescano, in provincia di Pavia. Allertate da una segnalazione che indicava la presenza di diversi cani rinchiusi dentro dei piccoli serragli, il nucleo di Guardie dell’OIPA di Pavia ha effettuato un sopralluogo sul posto in coordinazione con Carabinieri, ATS Veterinaria e canile comunale, trovandosi di fronte uno scenario da film dell’orrore.

Segregati all’interno di una struttura fatiscente e separati in diversi serragli, tutti abusivi e dalle inferriate completamente arrugginite, 8 cani erano imprigionati in condizioni di totale degrado igienico sanitario. Costretti a giacere tra le proprie deiezioni e pezzi di cibo ammuffito, tutti i cani, quattro simil breton, un setter molto anziano e tre meticci, vivevano imprigionati 24 ore su 24 senza poter mai uscire dalle loro gabbie.
Privati di qualsiasi giaciglio (solo l’anziano setter aveva a disposizione una vecchia cuccia assemblata con pezzi di legno), tutti i cani vivevano al buio, poiché dai serragli filtrava a mala pena la luce solare, con ciotole di acqua putrida a disposizione e sfamati con cosce di pollo in stadio di putrefazione già avanzato. I recinti in cui erano reclusi, inoltre, erano assolutamente inadeguati, assemblati con del filo arrugginito che poteva anche ferire gli animali.

Oltre al setter, molto anziano e malato, i tre meticci, due femmine e un maschio di circa 2 anni, erano quelli che versavano in condizioni peggiori: non solo visibilmente terrorizzati, ma completamente ricoperti di zecche e con le unghie molto lunghe e ritorte all’interno, segno evidente del fatto che non erano mai stati curati né fatti uscire dal pollaio in cui erano rinchiusi. Durante il sopralluogo, infatti, sono state ritrovate anche diverse galline, alcuni polli e un coniglio stabulati anch’essi in gabbie piccole e sporche, in condizioni assolutamente non idonee alla loro etologia, motivo per cui è stato verbalizzato al proprietario di liberarli e metterli a terra.

Tutti i cani, privi di libretto sanitario e molti di loro anche di microchip, sono stati liberati e condotti presso delle strutture adeguate dove saranno sottoposti ad una serie di accertamenti sanitari e clinici, mentre il proprietario, un recidivo già noto all’ATS locale e con un evidente disagio mentale, è stato denunciato per maltrattamento e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.

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