Il 21 maggio è scattata un’operazione di polizia amministrativa da parte delle guardie ecozoofile dell’OIPA di Campobasso che si sono recate presso il canile comunale situato nella frazione di Santo Stefano riscontrando nuovamente numerose e sostanziali irregolarità.

Gli accertamenti risalgono proprio alla riapertura della struttura al pubblico: il canile, infatti, era stato chiuso nel periodo del lockdown non solo agli esterni, ma anche agli stessi volontari, a cui era stato proibito l’accesso. Gli unici autorizzati sono stati, in questo periodo, i dipendenti della società appaltatrice a cui, dal 2015, è stata affidata la gestione del canile.

L’ispezione, che inizialmente era stata negata, è stata gestita dalle guardie dell’OIPA in presenza dell’Assessore Comunale Simone Cretella e coadiuvata da Vigili urbani e Carabinieri Forestali.
Durante la perlustrazione, sono state riscontrate numerose criticità e non conformità al Regolamento Regionale del Molise n.1/2006: 87 box non a norma, corrispondenti a circa i ¾ dell’intera struttura, e irregolarità nei registri.

Illuminazione e sistemi di scarico non funzionanti, lavori strutturali di ‘fortuna’, cancelli pericolosi e reti fatiscenti che spesso causano ai cani ferite molto gravi e, per qualcuno che rimane impigliato, anche la morte, cucce e pedane rotte o in pessime condizioni, che non consentono agli animali un adeguato riparo e non ne garantiscono il benessere. Inoltre, è da molti anni che il canile non ha ancora autorizzazione sanitaria né strutturale regolare.

A seguito delle difformità riscontrate, è stata avviata la procedura di notifica delle sanzioni amministrative al Comune per un totale di 14.500 euro. L’assessore ha assicurato che a breve verranno stanziati altri soldi per procedere con i lavori di rimessa a punto, ma se entro un mese i lavori non saranno effettuati, si procederà al sequestro della struttura.

La maxi multa è, infatti, solo l’ultimo ‘capitolo’ di una vicenda che dura da tempo e sulla quale sta indagando anche la Procura di Campobasso, a cui presto sarà indirizzato un altro esposto, dopo la denuncia già presentata lo scorso anno.