L’intervista ai microfoni di Ètv a Paolo Venturi , coordinatore delle guardie zoofile dell’OIPA Bologna 

Gravemente denutrito, disidratato, affetto dalla rogna in uno stato avanzato e con piaghe da decubito, praticamente cieco e completamente perso per le strade di campagna: ritrovato vagante per le strade di San Giovanni in Persiceto (BO) questo cocker di 9 anni, in condizioni di salute gravi, causate da mesi di incuria, è stato sequestrato dalle guardie zoofile dell’OIPA di Bologna che hanno poi denunciato il proprietario per maltrattamento di animale.

Una volta recuperato, il cane è stato portato al Rifugio di Amola, convenzionato con il comune, e qui si è scoperto che il cane era dotato di microchip. Grazie alle indagini delle guardie zoofile dell’OIPA di Bologna, allertate dai volontari del rifugio preoccupati per lo stato di salute del cane, è emerso che il proprietario, partito per le ferie, aveva lasciato il cane nel giardino da cui però era riuscito a scappare.

“Abbiamo rintracciato il proprietario il quale, non solo considerava lo stato di salute non particolarmente grave, ma ha cercato di giustificarsi dicendo che la situazione clinica era degenerata solo da pochi giorni. Tuttavia, le condizioni di salute del cane erano così gravi che testimoniano una forma di incuria prolungata almeno da un paio di mesi – dichiara Paolo Venturi, coordinatore delle guardie zoofile dell’OIPA di Bologna e per l’Emilia-Romagna – Come associazione l’OIPA si batte per sottolineare che anche non curare il proprio animale è un reato: l’incuria, causata da un’indifferenza costante e continua, è una forma di maltrattamento che logora la vita dell’animale e molte volte può essere fatale.

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