Le guardie zoofile dell’OIPA di Verona furono le prime ad intervenire, raccogliendo prove e testimonianze fondamentali per la condanna

 

Un anno di reclusione ed un risarcimento di 5mila euro: questa la condanna inflitta al padre e figlio che, nel 2014 a Pastrengo (VR) avevano preso a spranghe e bastonate, con una violenza inaudita, Rocky, un epagneul breton di circa un anno, per poi, credendolo morto, infilzarlo con un forcone e gettarlo in un fosso.
Le guardie zoofile dell’OIPA di Verona, prime ad intervenire sul posto in seguito ad una segnalazione, trovarono il cane stremato e ferito a terra e, dopo aver chiamato con urgenze un veterinario, hanno avviato le indagini probatorie per identificare i colpevoli.

La raccolta delle testimonianze ha permesso di individuare, e quindi denunciare, gli autori del gesto, che, dopo aver rilasciato alcune dichiarazioni sospette, giustificarono il terribile atto accusando il cane di aver ucciso le galline presenti nella loro proprietà, fatto poi rivelatosi falso.

Ricordo ancora il giorno in cui ricevemmo la segnalazione: il cane era in fin di vita e solo la tempestività dell’intervento dei veterinari, anch’essi scioccati per le sue condizioni, l’ha salvato– dichiara Massimiliano D’Errico, coordinatore delle guardie zoofile dell’OIPA di Verona –  Questa condanna è stata un grandissimo traguardo reso possibile dall’azione congiunta delle guardie zoofile e forze dell’ordine intervenute sul posto, ma anche del lavoro del legale della LAV costituitasi parte civile e della magistratura. Rappresenterà un importante precedente per ricordare che gli animali non sono oggetti dei quali disporre a proprio piacimento e chi ne causa la sofferenza o la morte dovrà risponderne davanti alla legge.”