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Vivevano letteralmente sepolti tra rifiuti, oggetti accatastati per casa compulsivamente, resti di cibo ed escrementi in un ambiente dalle condizioni igienico-sanitarie disastrose e dall’aria irrespirabile: dieci gatti sono stati salvati grazie all’intervento delle guardie zoofile dell’OIPA di Bologna, in servizio congiunto con Polizia Locale, servizi sociali e medici veterinari ASL in un appartamento di due accumulatori seriali a Valsamaggiore (BO).
Critiche le condizioni di salute degli animali: i gatti, tutti di età differente, erano infatti denutriti, malati e sporchi, in particolare due cuccioli di circa quattro mesi erano entrambi privi di un occhio, perso probabilmente a causa di una malattia infettiva. Tra oggetti accatastati e spazzatura è stata rinvenuta anche la carcassa di un gatto.
“Abbiamo trovato una situazione di grave degrado, sia per quanto riguarda gli animali sia per quanto riguarda la situazione familiare – dichiara Paolo Venturi, coordinatore delle guardie zoofile dell’OIPA in Emilia Romagna– Sono molti gli interventi che effettuiamo nei confronti dei cosiddetti “accumulatori”, che spesso accumulano anche animali che, spesso non sterilizzati, si riproducono e sono condannati ad una vita di privazioni e sofferenze, causate dalle pessime condizioni igieniche e dal sovraffolamento”
I gatti, prelevati e curati, sono ora custoditi presso il gattile di Anzola Emilia gestito dall’ENPA, mentre i provvedimenti per i due proprietari, che hanno rifiutato l’aiuto degli assistenti sociali, saranno valutati dalle autorità competenti.