Imprigionato in un appartamento, senza la possibilità di uscire, bere o mangiare, in pessime condizioni igienico-sanitarie e circondato da sporcizia, oggetti sparsi ovunque ed una quantità impressionante di siringhe e farmaci: queste le condizioni in cui è stato ritrovato un meticcio di circa 5 anni dal nucleo delle guardie zoofile dell’OIPA di Verona intervenuto, insieme ai Carabinieri della stazione di San Massimo, in un’abitazione nella città veneta.

Il cane era condannato a vivere in un appartamento il cui stato di degrado era impressionante: le guardie zoofile dell’OIPA hanno ricevuto infatti una segnalazione urgente da parte dei Carabinieri stessi che, a seguito dell’arresto del proprietario, sono venuti a conoscenza solo durante il processo che il condannato deteneva presso la sua abitazione un cane, solo ormai da più di un giorno intero. Intervenute prontamente, le guardie zoofile dell’OIPA sono riuscite a salvare l’animale, ritrovato fortunatamente in buona salute. Ora si trova al sicuro presso una struttura convenzionata dove riceverà le dovute cure.

“Dopo essere entrati forzatamente nell’appartamento, grazie all’ausilio dei vigili del fuoco e dei Carabinieri, ci siamo trovati di fronte una situazione in cui, oltre a mancare le più elementari norme di garanzie di benessere per il cane, erano presenti siringhe ed altre materiali pericolosi per la sicurezza di un animale – dichiara Massimiliamo D’Errico, coordinatore del nucleo delle guardie zoofile dell’OIPA di Verona – Date le condizioni abbiamo deciso di sequestrare il cane e denunciare il proprietario che, anche se in carcere, si è macchiato del reato di detenzione di animali incompatibili con la loro natura, senza considerare il fatto che doveva essere una sua priorità avvertire subito le autorità della presenza del cane nella sua abitazione”.

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