La legge stabilisce che il proprietario o il detentore di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale e risponde, civilmente e penalmente, dei danni e delle lesioni a persone, animali e cose provocati dall’animale stesso.

Chi vive nelle campagne nei dintorni di Milano sa che nei cascinali e tra alcune persone, soprattutto anziane, sopravvive ancora l’abitudine di lasciare incustodito il proprio cane, lasciandolo libero di vagare sul territorio. Ma l’omessa custodia dell’animale mette a rischio non solo il cane, che potrebbe finire investito da un’auto, ma anche l’incolumità pubblica, perché lui stesso potrebbe essere causa di incidenti automobilistici.

Onde evitare che accadesse il peggio, le guardie dell’OIPA di Milano sono prontamente intervenute per recuperare un cane di grossa taglia segnalato vagante tra le campagne. Essendo privo di microchip, non è stato possibile risalire al proprietario, motivo per cui il cane è stato condotto in canile dove, dopo due giorni, è giunto il proprietario, che ha pagato le spese di recupero e dell’applicazione del chip.

Per verificare lo stato detentivo del cane, le guardie dell’OIPA sono intervenute con un sopralluogo presso l’abitazione del proprietario che, nel frattempo, l’aveva messo in sicurezza realizzando una recinzione nel terreno per evitare fughe.

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