Un lieto fine impensabile solo un anno fa per Jack e Zeus, due giovani Amstaff sequestrati nel gennaio 2020 per detenzione di animali incompatibile con la loro natura e produttive di gravi sofferenze. Grazie alle guardie dell’OIPA di Udine e agli educatori che li hanno seguiti, oggi i due cani vivono felici con la loro famiglia.
Confinati in un fatiscente recinto di appena 10 mq, i due cani erano legati ad una stessa catena di poco più di un metro di lunghezza, che li immobilizzava senza concedergli alcuna possibilità di movimento, costretti a giacere su coperte bagnate, senza acqua e tra i loro stessi escrementi.

Sequestrati dalla guardie zoofile dell’OIPA di Udine, erano stati affidati in custodia giudiziale al Canile Comunale – UTI Carnia di Tolmezzo (UD) affinché potessero seguire per un percorso riabilitativo.
Grazie allo splendido lavoro di rieducazione comportamentale ad opera di Carlo e Ambra, i gestori della struttura, che con passione, professionalità, competenza e tantissimo amore hanno seguito Jack e Zeus, i due cani sono risultati idonei all’adozione.

Per loro ora è arrivata una meravigliosa famiglia che li ha accolti entrambi e che, sempre con il prezioso supporto di Carlo e Ambra, sta proseguendo il percorso intrapreso.
Oggi Jack e Zeus godono del calore di una casa e dell’amore e delle cure di una famiglia, proprio come avrebbero sempre meritato.

LA STORIA DI ZEUS E JACK

6 febbraio 2020 – RECLUSI IN UN PICCOLO RECINTO, LEGATI DA UNA CORDA DI UN METRO, SENZA ACQUA: DUE AMSTAFF SEQUESTRATI DALLE GUARDIE ZOOFILE DELL’OIPA UDINE

Vivevano confinati in un minuscolo angolo di giardino, in un recinto di fortuna, entrambi legati a un’unica corda di poco più di un metro di lunghezza, così corta che gli impediva di muoversi liberamente: queste le condizioni in cui sono stati ritrovati due amstaff maschi dalle guardie zoofile dell’OIPA di Udine durante un intervento in un’abitazione della provincia nord di Udine.

I due cani, di 1 e 2 anni di età, passavano le loro giornate reclusi in quel piccolo recinto, tra stracci e spazzatura. All’interno erano presenti anche due vecchie cucce, ma completamente inutilizzate perchè non solo eccessivamente piccole per loro, ma anche irraggiungibili a causa dei movimenti limitati dalla corda. A peggiorare la situazione, il fatto che i cani sono stati trovati completamente sprovvisti di acqua a disposizione.

“I cani erano condannati a questa crudele forma di prigionia perchè, secondo quanto riferito dai proprietari, non potevano stare in appartamento visto la mole e il temperamento – dichiara Edoardo Valentini, coordinatore delle guardie zoofile dell’OIPA di Udine – Ammesso fosse così, questo è inaccettabile: la scelta di vivere con un cane comporta responsabilità, impegno e dedizione. Di fronte a difficoltà di gestione sono molte le soluzioni, ad esempio contattare un educatore cinofilo, ma non la reclusione a spese del benessere e della dignità del cane”.

Le guardie zoofile dell’OIPA di Udine hanno sequestrato entrambi gli animali, che ora si trovano presso il canile convenzionato dove verranno svolti gli accertamenti veterinari del caso. Per i proprietari, invece, è scattata la denuncia per maltrattamento e detenzione di animali incompatibili con la loro natura.

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