Recuperato dalle guardie dell’OIPA presso l’abitato di Impruneta, in provincia di Firenze, questo piccolo balestruccio era precipitato da un nido situato ad una decina di metri da terra insieme ad altri due pulcini che, purtroppo, sono morti sul colpo. Il nidiaceo si presentava con un piumaggio parzialmente formato da piumino e piume, pertanto si presume avesse un’età compresa tra una e due settimane. Dopo aver verificato l’appartenenza alla specie del “Balestruccio” (Delichon urbicum), uccello insettivoro, è stata predisposta la procedura per tutelare la prima sopravvivenza attraverso la somministrazione forzata di qualche goccia di acqua e di omogeneizzato alla carne. Nelle ore seguenti, il pulcino ha iniziato ad accettare volontariamente il pasto liquido, sostituito il giorno successivo con quello più appropriato a piccoli della specie, ovvero camole del miele.

L’alimentazione è avvenuta nei primi quattro giorni ogni trenta minuti, dalle cinque del mattino sino al tramonto, fino a ridursi allo stato attuale ogni ora, per un totale di circa dieci/dodici pasti al giorno. Il balestruccio adesso si presenta sano e robusto, mostra un piumaggio quasi completamente formato, che cura costantemente, e svolge sovente i naturali svolazzi simulati dal bordo della cesta per rafforzare la muscolatura delle ali.

Il nidiaceo sarà da considerarsi adulto in una quindicina di giorni circa e, una volta che sarà in grado di volare, le guardie dell’OIPA lo libereranno in una zona appropriata.

 

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