Furto di cani: questo terribile fenomeno, diffuso in tutto il territorio nazionale, è purtroppo una triste realtà e coinvolge soprattutto cani di razza e cuccioli.  La storia di Cleopatra è una di queste: quando è stata rubata, era una simpatica cucciolotta di 5 mesi di American Bully. Per rubarla i ladri hanno forzato delle sbarre molto resistenti, “forse un furto su commissione” avevano ipotizzato il proprietario. Cleopatra era stata rubata insieme alla sorellina, quest’ultima fortunatamente e stranamente ritrovata dopo pochi giorni vagante a diversi chilometri di distanza dal luogo del furto.

Da quel giorno erano passati oltre sei anni e i proprietari avevano ormai perso ogni speranza di ritrovarla. O almeno, così pensavano prima di ricevere una telefonata da parte delle guardie zoofile dell’OIPA Roma che, nello stupore totale, dicevano di aver ritrovato proprio quella cagnolina rubata nel lontano 2013.

Tutto è iniziato con un controllo di routine che le guardie zoofile dell’OIPA svolgono sul territorio della capitale. Controllando Cleopatra gli agenti avevano rivelato due microchip, ovviamente una situazione anomala. Un microchip risultava intestato ad una persona che, trasferitasi in altra regione, aveva ceduto da alcuni anni Cleopatra all’attuale proprietario, che l’aveva di fatto adottata e con cui viveva ormai da anni. Gli accertamenti e le indagini svolte dalle guardie zoofile dell’OIPA sul microchip più vecchio, invece, hanno portato all’identificazione del legittimo proprietario a cui era stata rubata, che a suo tempo aveva sporto regolare denuncia di furto al commissariato di zona.

La storia per fortuna è a lieto fine: visto il rapporto affettivo consolidato del nuovo proprietario con Cleopatra, lei è rimasta nella casa dove viveva da anni, mentre la famiglia a cui era stata rubata è solo felice che Cleopatra stia bene. Tutta la vicenda ovviamente ora è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.