2/3/17

7 kg il peso della sua catena, 7 i metri di spazio concessi a Umar, un simil pastore di circa 8 anni, inchiodato al muro di una ferrovia da quando era solo un cucciolo. Imprigionato da una pesante catena che lo costringeva a compiere avanti e indietro sempre gli stessi passi, Umar era detenuto in una proprietà accessibile a chiunque, ma nascosta al passaggio, tanto che il suo stato di maltrattamento è stato segnalato alle Guardie eco zoofile dell’OIPA di Genova da alcuni pendolari del treno in sosta presso il casello di Mele.

Nessun diritto ad una cuccia, né ad una ciotola dove poter mangiare: il giaciglio di Umar era un bancale di legno, privo di coperte, posto in una struttura di mattoni aperta agli agenti atmosferici e mancante di coibentazione. La sua ciotola era una semplice buca nel terreno dove, a detta del proprietario, ogni due giorni gli venivano gettati degli scarti di pollo.

Oltre ad avere il pelo annodato, le unghie molto lunghe e i muscoli degli arti posteriori ipotrofici, Umar è risultato affetto da una serie di patologie croniche mai curate, tra cui congiuntivite bilaterale, dermatite esfoliativa e una grave otite che richiederà un lungo trattamento di cura.

Il proprietario è stato denunciato per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la propria natura e produttiva di gravi sofferenze, mentre Umar è stato sequestrato e condotto presso il canile comunale.