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OIPA MATERA: RESTITUITA LA LIBERTÀ A DUE FALCHI GRILLAI


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9/08/13

Grazie alla stretta collaborazione fra il Nucleo di Guardie Eco-zoofile OIPA Matera e il CRAS (Centro Recupero Fauna Selvatica) dell'Oasi WWF di Policoro, ieri finalmente si è potuta restituire la libertà a due dei falchi grillai (falco naumanni), curati ed accuditi con passione dai tanti volontari e specialisti presso il centro WWF, dopo essere stati sottratti alle eccessive “attenzioni” dell'uomo dalle Guardie Eco-zoofile OIPA nel Comune di Bernalda.

Il grillaio è il più piccolo fra i rapaci, è lungo 27–33 cm, con una apertura alare di circa 70 cm, è un migratore regolare, nidificante e parzialmente svernante. Vive in colonie e giunge in Italia ad aprile per riprodursi nel centro abitato di diverse città lucane, fra le quali anche Bernalda, dove viene ospitata una colonia sempre più numerosa, e riparte per l'Africa alla fine dell'estate. L'involo dei giovani avviene a circa 4 settimane dalla nascita. Questo risulta essere il momento più delicato per questa specie: capita infatti facilmente di imbattersi in un giovane pronto a spiccare il primo volo o in pulli caduti dal nido troppo precocemente. Purtroppo sempre più spesso si finisce col portarsi il “malcapitato di turno” a casa e, convinti di fare del bene al giovane volatile, lo si colloca in una piccola gabbia da canarino, dove ben presto finirà con il fratturarsi le ali fra le sbarre e morire per denutrizione e carenze alimentari dovuti all'impossibilità di fornirgli l'alimentazione corretta, fatta non di carne trita, ma di invertebrati come cavallette, coleotteri, grilli-talpa, lucertole e, occasionalmente, piccoli roditori.

Questi uccelli non possono e non devono assolutamente vivere in cattività, infatti il falco grillaio è stato riconosciuto dall'Unione Europea come "specie Prioritaria ai fini di conservazione", ai sensi della direttiva 79/409, ed è definita "specie vulnerabile" nella Lista rossa IUCN e nella Lista Rossa Animali d'Italia. Le popolazioni Appulo-lucane sono considerate fondamentali per la conservazione di questo rapace a livello europeo poiché il rischio di estinzione è alto. Fra le 12-18000 coppie rimaste in tutto il continente, il 25% si concentra nell'Italia Meridionale, particolarmente tra Puglia e Basilicata.

All'evento di ieri, svoltosi nell'area WWF a Policoro, hanno partecipato una nutrita folla di appassionati di animali, curiosi e bambini. I falchi hanno potuto spiccare il loro volo verso la libertà attraverso le mani della Coordinatrice Provinciale delle Guardie Eco-zoofile OIPA Matera, Giusi Venezia, e di una piccola animalista di 6 anni, che, nella sua abbondante pettorina azzurra propria dei volontari OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), con emozione ed enorme gioia ha potuto rappresentare non solo i bambini presenti all'evento, ma soprattutto la speranza che le piccole mani dei bimbi di oggi possano divenire poi l'impegno e la forza per la salvaguardia dell'ambiente con tutti i suoi abitanti in futuro.

Ricordiamo che la Legge 157/92 sancisce nell'art. 1, comma 1: «La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell'interesse della comunità nazionale ed internazionale», quindi nel caso ci si dovesse imbattere in un animale in difficoltà, è assolutamente vietato detenerlo in cattività, ma va immediatamente segnalato agli organi competenti, i quali provvederanno a mettere l'animale in sicurezza e a consegnarlo al centro di recupero fauna selvatica più vicino, dove verrà curato e in seguito reimmesso in natura.

Giusi Venezia
Delegata e Coordinatrice Provinciale Guardie Eco-zoofile OIPA Matera e provincia




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