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L’INCUBO DI DUE CANI PRIGIONIERI IN UN EDIFICIO INAGIBILE: LIBERATI DALLE GUARDIE ECO ZOOFILE DELL’OIPA DI TERAMO

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13/1/17

Una sete e una fame inarrestabile stavano prosciugando lentamente un simi lagotto sequestrato dalle Guardie eco zoofile dell’OIPA di Teramo insieme ad un pastore maremmano, entrambi detenuti in condizioni incompatibili con la loro natura presso un edificio disabitato e inagibile nei pressi delle campagne di Teramo.

Legato a catena all’esterno della struttura, Binno, il pastore abruzzese, era completamente privo di un riparo, esposto alle rigide temperature invernali e costretto, suo malgrado, ad assistere all’atroce sofferenza del suo compagno di sventura, cui era riservato un trattamento ancora peggiore.
Confinato all’interno di un minuscolo e fetido box, privato di cibo e acqua, il simil lagotto non aveva neanche un giaciglio dove potersi coricare, talmente invisibile agli occhi dei proprietari da non meritare neanche un nome.

Del resto, Binno era il cane del padre della famiglia, mentre il simil lagotto un semplice trovatello: ecco l’assurda giustificazione addotta dai proprietari di fronte al diverso trattamento riservato ai due cani, entrambi esposti anche al rischio di crollo dell’edificio, viste le profonde crepe causate dalle recenti scosse del terremoto, segnalate da un nastro segnaletico bianco e rosso che circondava la struttura.

Appena liberato, il simil lagotto, visibilmente denutrito e impregnato dall’odore delle sue stesse feci, si è letteralmente gettato sul contenitore d’acqua riservato solo a Binno, bevendo senza sosta per diverso tempo.

Condotti per gli accertamenti sanitari presso la clinica universitaria di Teramo, i due cani sono stati sequestrati, mentre il proprietario è stato sanzionato per mancato microchip e denunciato per detenzione degli animali in maniera incompatibile con la loro natura e produttiva di gravi sofferenze.




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