19/2/16
In seguito ad una segnalazione, il nucleo di guardie zoofile OIPA di Bologna si è attivato per verificare lo stato di custodia di un elevato numero di animali detenuti presso l’abitazione di una cittadina residente a San Giovanni in Persiceto.
Giunti sul posto, i volontari si sono subito resi conto della gravissima situazione in cui versavano le decine di animali presenti e la condizione di grave degrado umano che ne seguiva. All’interno dell’abitazione, del piccolo box auto adiacente, di un casottino in legno di 3 metri quadrati e di alcune gabbie, erano rinchiusi 52 animali di varie specie: 2 cani, 15 gatti, 9 conigli da compagnia, 2 furetti, 6 cavie, 10 volatili (pappagalli, calopsite e bengalini), 5 gerbilli e 3 tartarughe.
In tutti gli ambienti, compreso quello in cui vivevano i proprietari e la stanza da letto, le condizioni igienico sanitarie erano terribili: le deiezioni degli animali erano ovunque, l’aria irrespirabile. Le guardie zoofile dell’OIPA Bologna, a quel punto, hanno richiesto il supporto del servizio veterinario dell’Azienda USL che ha confermato la gravità della situazione. I due cani erano affetti da rogna demodettica mai curata, tanto da essere privi di pelo in gran parte del corpo e pieni di croste. E’ quindi stata depositata presso la Procura della Repubblica di Bologna, una notizia di reato per maltrattamento a carico di M.G.M. di 62 anni con conseguente sequestro probatorio per tutti gli animali.
Sono sempre più frequenti i casi di quel fenomeno che negli Stati Uniti chiamano “animal hoarding” che in italiano si traduce in “accumulo di animali”. Generalmente si tratta di donne, di età compresa tra i 45 ed i 65 anni, che vivono in apparenza una vita normale che cominciano a prendere animali ovunque con l’obiettivo di difenderli e salvarli senza rendersi conto che in realtà, molte volte, li condannano.
Questi animali, a decine, vengono spesso custoditi in luoghi piccoli, chiusi ed angusti, proprio perché ai loro occhi tutto questo dà la sensazione della protezione e salvaguardia. Le condizioni igienico-sanitarie che ne conseguono, in tutti i casi, ben presto si degradano ai massimi livelli anche per le stesse accumulatrici senza che se ne accorgano e gli animali cominciano a vivere il loro incubo.
“Ciò che possiamo richiedere – afferma Paolo Venturi, coordinatore Regionale dei nuclei dell’OIPA Italia – è di fare sempre la massima attenzione quando si affida un animale di qualunque specie ad una persona Gli animali sequestrati, infatti, avevano le più svariate provenienze: oltre che dai negozi c’erano animali affidati da privati, da strutture private e pubbliche. E’ molto importante – conclude Venturi – fare controlli preventivi e successivi all’affido presso il domicilio di un aspirante affidatario di un animale per accertarsi che le condizioni generali siano adeguate e diffidare sempre dal consegnare un animale a persone che già ne detengono un numero elevato”.
Diventa ora indispensabile trovare persone adeguate che possano occuparsi degli animali e li prendano in affido giudiziario: a tal fine, i volontari dell’OIPA Bologna lanciano un appello per chiunque sia interessato a prendere in custodia un gatto, un coniglio da compagnia, una cavia, una tartaruga d’acqua o un pappagallo per poter ridare una nuova vita ed una nuova speranza a questi sfortunati animali, vittime loro malgrado delle deviazioni della mente umana.
Per informazioni sugli affidi e donazioni:
OIPA Italia sezione Bologna, via Martin Luther King 18/c – Tel. 051 404580 – guardiebologna@oipa.org |