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INGABBIATI E SIGILLATI COME DELLE “BELVE FEROCI”, DUE CAGNOLINI SONO STATI LIBERATI DAI VOLONTARI DELLE GUARDIE ECO ZOOFILE DELL’OIPA

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11/3/16


Due meticci di piccolissima taglia scambiati per degli animali pericolosi e indomabili. “Lo so io i danni che mi hanno fatto”: è l’incredibile e ridicola giustificazione addotta alle Guardie eco zoofile dell’OIPA di Arezzo dal detentore di due cani ingabbiati all’interno di un recinto delle dimensioni di circa 1.80x1.80.
I due scriccioli erano delle “bestie” talmente feroci che si era reso necessario sigillarle con una doppia rete di ferro, giustamente priva di aperture. E il rischio di essere aggrediti era talmente elevato che addirittura il cibo veniva somministrato attraverso un cassetto metallico costruito appositamente a tale scopo.

Le “brute bestie” erano inoltre talmente robuste da riuscire anche a reggere senza rischi l’eventuale caduta delle assi pericolanti del tetto, così come l’esposizione a qualsiasi tipo di intemperie, tanto che a loro disposizione c’era solo una piccola cuccia dove, rigorosamente a turno, potevano rifugiarsi dalla pioggia.
E, infine, se non c’era bisogno di microchipparli e di fornirgli cure sanitarie, perché dare loro anche un nome? Chi merita di languire tra i propri escrementi, non ha diritto ad un’identità, tanto che il detentore ha inventato due nomi di fantasia al momento del sopralluogo.

La fine di questa assurda storia? Per liberare Rocky e Batuffolo è stata necessaria addirittura una tronchesina e, a dimostrazione dell’interesse che aveva per loro, il detentore li ha immediatamente ceduti ai volontari delle Guardie eco zoofile dell’OIPA.

Dopo essere stati visitati presso una clinica veterinaria, dove sono stati trovati infestati da parassiti e vermi, i due cagnolini, felicissimi di aver ritrovato finalmente la libertà, sono stati accolti presso il canile comunale di Camucia, in provincia di Arezzo. Il proprietario è stato sanzionato e sarà denunciato per maltrattamento di animali.




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